ROBERT CAPA
NON SOLO FOTOGRAFO DI GUERRA
Testo e foto di Massimo Di Vinci
È stata inaugurata lo scorso 14 gennaio presso il Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme la mostra “Fotografie oltre la guerra” di Robert Capa che rimarrà visitabile sino al 5 giugno.
Una mostra che, come suggerisce il titolo stesso, si rivela molto diversa da altre allestite in precedenza. Infatti, come spiega il curatore Marco Minuz, in questa occasione ci si è voluti allontanare dallo stereotipo di Capa quale “miglior fotoreporter di guerra del mondo”, come ebbe a definirlo, nel 1938 la prestigiosa rivista inglese Picture Post. L’obiettivo è stato infatti quello di focalizzare l’attenzione del visitatore sulla sua fotografia non riconducibile alla sofferenza della guerra.
Tra le sezioni esposte spiccano un reportage sul Tour de France del 1939, con un Capa che sa soffermarsi soprattutto sugli aspetti della vita dei ciclisti non solo durante la corsa ma anche ritraendo le scene del pranzo in comune o il riposo distesi sull’erba. Immagini catturate seguendo la corsa a bordo di una motocicletta come un provetto fotografo sportivo.
Capa si confronta anche con il mondo dell’arte e della cultura con bellissimi ed espressivi ritratti di amici come quelli dedicati a Matisse nel suo atelier o a Ernest Hemingway, ritratto en plein air con il figlio accanto o ancora a Gregory Peck che, con eleganza, attraversa con la canna da pesca in mano, un corso d’acqua camminando in equilibrio su un tronco posto tra le due rive.
E di certo non si può non citare il bellissimo e famoso scatto dedicato a Pablo Picasso sorridente, che accompagna in spiaggia, riparandola sotto un ombrellone, la moglie Francoise Gilot, allegra e divertita.
Un’ulteriore sezione della mostra Illustra l’esperienza di Capa come fotografo di scena per pellicole che hanno segnato la storia del cinema.
Ingrid Bergman lo introdusse all’interno della produzione di Notorius di Alfred Hitchcock, con lei stessa e Cary Grant come protagonisti.
Altre famose foto di Robert Capa sono gli intensi ritratti dedicati ad Anna Magnani durante le riprese del film Bellissima, alle splendide Silvana Mangano e Doris Dowling nel film Riso Amaro e ancora a Gina Lollobrigida.
Il percorso espositivo lascia spazio anche alla visione di scene di vita quotidiana come quelle immortalate dal grande fotografo nelle immagini che narrano la vita in Unione Sovietica.
All’interno di una sala una doverosa citazione alla giornalista di guerra Gerda Taro, quella che fu la compagna di vita e di reportage di Capa, e che trovo’ tragicamente la morte durante la guerra civile spagnola.
La visita si conclude nell’ultimo piano del Museo con alcune immancabili foto celeberrime: poche scene di guerra tra le quali primeggia quella del miliziano morente, iconico indimenticabile scatto.
Una mostra, insomma, originale, diversa e che ha il merito di farci conoscere un lato meno conosciuto ma non meno apprezzabile di Robert Capa.
Assolutamente da non perdere.
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Per saperne di più:
http://www.museovillabassiabano.it/project/robert-capa/
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Foto e testo ©Massimo Di Vinci