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Giovedì 24 giugno: ROBERTO ZAMPARO è ospite del FC Padova e del GFA

Carissimi soci e amici del GFA, giovedì prossimo, 24 giugno alle ore 21.00, si svolgerà il nostro ultimo appuntamento con l’ospite prima della chiusura estiva.

In collaborazione con il Fotoclub Padova, avremo il piacere di ospitare Roberto Zamparo, fotografo di lunga esperienza.

Il link per il collegamento su Zoom verrà pubblicato in testa a questo articolo poco prima dell’evento.

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ARTI VISIVE, EMOZIONI, CONSAPEVOLEZZA

L’arte svolge una funzione importante nel fornirci possibili esperienze diverse da quelle abituali, quindi ad ampliare la nostra conoscenza. Per utilizzare al meglio questa possibilità è utile vivere anche l’esperienza dell’Arte con Consapevolezza. 
Limitandoci alle Arti Visive è bene avere la consapevolezza di quello che si vede, della Sensazione che si sviluppa in noi e possibilmente capirne il processo dentro di noi che ci porta alla Percezione, cioè alla interpretazione della Sensazione attraverso la nostra conoscenza pregressa.
Se possibile, è interessante anche capire come questa nuova esperienza derivante dal contatto con l’oggetto artistico vada a modificare in qualche modo la nostra Conoscenza che è primariamente conoscenza di noi stessi.

Roberto Zamparo si presenta:

Mi interesso di Arti Visive da quasi 50 anni. Ho riscontrato come la mia evoluzione artistica nel corso della vita sia reciprocamente interconnessa con il mio percorso interiore. Ho utilizzato inizialmente immagini tradizionali come supporto per concetti e metafore, generalmente collegate in serie e sequenze (Tao e Windows). Ho approfondito la conoscenza della Luce (serie Lux) in quanto soggetto stesso della visione.
 La mia recente serie Evolutio si orienta maggiormente verso l’immagine astratta, anche se attraverso un mezzo fotografico, per studiare le risposte della Mente alle sensazioni visive, cercando anche di raggiungere più direttamente l’inconscio dello spettatore. Ora sto lavorando alla mia visione della Metafisica (serie Metaphysica), cioè alla mia interpretazione ed espressione artistica dell’essenza dei fenomeni, proponendo il concetto buddhista di vacuità (assenza di sé intrinseco) dei fenomeni come risposta al bisogno occidentale di metafisica. In questo processo di sperimentazione mi trovo a convergere stilisticamente verso l’astrattismo di Evolutio Terrae.

Per saperne di più….

https://www.zamparo.net/gallery/evolutio-terrae/

https://www.facebook.com/robertozamparo.photography

https://instagram.com/roberto_zamparo

MC

Francesca Della Toffola il 1 giugno è ospite del GFA

LINK COLLEGAMENTO SU ZOOM MEETING:

https://us02web.zoom.us/j/88645742525
ID riunione: 886 4574 2525

 

Carissimi soci e amici del Gruppo Fotografico Antenore BFI, martedì prossimo 1 giugno alle ore 21.00, in una webinar aperta al pubblico, avremo il piacere di ospitare Francesca Della Toffola che condividerà con noi la sua intima concezione dell’espressione fotografica, in particolare focalizzata sull’autoritratto, e ci presenterà i suoi progetti più recenti che continuano a raccogliere apprezzamenti e riconoscimenti.

Il link per il collegamento su Zoom Meeting, per ragioni di sicurezza, verrà pubblicato poco prima dell’evento in testa a questo articolo sia nel nostro sito internet (www.fotoantenore.org) che nella pagina Facebook (https://www.facebook.com/GruppoFotograficoAntenore).

Per saperne di più sulla nostra ospite:

www.francescadellatoffola.it

Vi aspettiamo numerosi!

MC

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BIOGRAFIA

Francesca Della Toffola nasce a Montebelluna nel 1973.

La passione per la fotografia nasce durante gli anni universitari a Venezia. Segue le lezioni di Italo Zannier e si laurea in Lettere con la tesi Sulla soglia dell’immagine: Wim Wenders fotografo.

Frequenta alcuni workshop fotografici, in particolare con Franco Fontana e Arno Rafael Minkkinen che considera maestri per la sua crescita artistica; si specializza, in seguito, presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano.

Dopo un iniziale interesse verso la macrofotografia e i particolari, esplora il linguaggio fotografico: la ricerca sui materiali, la scoperta della linea nera e la riflessione sull’autoritratto.

Nel 2009 pubblica il libro “The black line series” edito Punto Marte, nel 2018 “Accerchiati incanti” con il quale vince il Premio Hemingway 2018.

Ha realizzato mostre collettive e personali. 

Sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche tra le quali l’Archivio Zannier, l’Archivio Storico Fotografico della Galleria Civica di Modena, il Museo Nori De Nobili di Senigallia e l’Archivio Nazionale dell’Autoritratto Fotografico di Senigallia.

Dal 2009 è curatrice della manifestazione “Trevignano Fotografia” giunta alla decima edizione. Insegna storia e tecnica della fotografia negli Istituti superiori.

SELEZIONE DI MOSTRE

Tra le personali.

Nel 2019 “Eccolo Narciso spaventato specchiarsi nella vasca di luce”, Galleria Heart, Vimercate; “Accerchiati incanti “, Spazio Ramedello, Ceggia; Banca Mediolanum, Treviso; Bistrot de Venice, Venezia. Nel 2018 “Accerchiati incanti “, Palazzo del Commercio, Lecco; Terrazza a Mare, Lignano Sabbiadoro; “Accerchiati incanti. Come Ofelia”, Volpago del Montello; “Accerchiati incanti. Autoritratti”, Puk, Castelfranco Veneto.  Nel 2017 “Come d’incanto”, Consorzio Creativo Modena; “Accerchiati incanti e altri racconti”, Galleria d’arte contemporanea, Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano. Nel 2016 “Io nel paesaggio”, Galleria Via Claudia Augusta, Feltre. Nel 2015 “Luci libere” Villa Monastero Varenna, Lecco; Mia Fair 2015, Stand Galleria Melesi; “Come una cosa della terra” Galleria Melesi, Lecco. Nel 2014 “Come una cosa della terra” Spazio Paraggi, Treviso.  Nel 2011 “Incursioni. Il ritmo del pensiero” Palazzo Comunale, Seriate. Nel 2008 “Appesi all’attimo” e nel 2006 “Pelle a Pelle-seguendo le tracce del tempo”, Villa Onigo di Trevignano. 

Tra le collettive.

Nel 2021 “Territori del silenzio”, Palazzo delle Arti, Capodrise. 

Nel 2018 “Corpo a corpo”, Università Cattolica, Milano; “Mirrors, Windows, Mosaic”, Torre di Mosto; “La bellezza resta” Palazzetto dei Nobili L’Aquila; Arteam Cup, Fondazione Dino Zoli, Forlì;  Nel 2017 Vedere Oltre XI Simposio fotografico, Galleria comunale, Motta di Livenza. Nel 2016 “Nel giardino del mago. Omaggi all’Orlando Furioso”, Centro Culturale Mercato, Argenta; “Lo spazio di un sogno – omaggio a William Shakespeare”, Villa Greppi, Monticello. Nel 2015 “We love sleep”, Galleria Santa Radegonda MM1, Milano; “Corpi solitari. Autoscatti contemporanei”, Palazzo Trigona, Noto. Nel 2013 “Limenarte”, Palazzo Comunale Gagliardi, Vibo Valentia; “L’autoscatto nella fotografia contemporanea”, Palazzo della Penna, Perugia; “Living lift”, Palazzo dell’Ovo, Napoli. Nel 2012 Portfolio Italia, Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Bibbiena; “Confini 10” a Roma, Milano, Genova e Mestre. Nel 2008  Biennale di Fotografia Contemporanea Internazionale della città di Jinan (Cina). Nel 2003 “Quelli di Franco Fontana”, Massa Marittima.

18 maggio ore 21.00: Nazzareno Berton e Sergio Carlesso ospiti del GFA

Link per il collegamento su Zoom

https://us02web.zoom.us/j/88302365183
(ID riunione: 883 0236 5183)

Martedì prossimo, 18 maggio alle ore 21.00, il Gruppo Fotografico Antenore BFI ospiterà due autori che nel tempo hanno realizzato assieme numerosi progetti fotografici ottenendo ottimi riscontri anche nell’ambito dei concorsi.

Nazzareno Berton e Sergio Carlesso ci regaleranno la visione dei loro lavori in una webinar aperta al pubblico dal titolo “RESET”.

Il link per il collegamento su Zoom, per ragioni di sicurezza, verrà pubblicato poco prima dell’evento nel nostro sito internet (www.fotoantenore.org) e nella pagina Facebook (https://www.facebook.com/GruppoFotograficoAntenore).

Un appuntamento da non perdere! 😉 

MC

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Sergio Carlesso e Nazzareno Berton sono accumunati dalla passione della fotografia e dall’amicizia, oltre che dalla frequentazione dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub. Dal 2009, oltre a continuare la propria personale ricerca, sviluppano progetti comuni su temi relativi la rilettura del paesaggio e del territorio, operando con voluta lentezza e lunga frequentazione dei luoghi al fine di percepirne le caratteristiche. Spesso intervengono modificando la peculiarità dell’ambiente utilizzando questo metodo per obbligarsi a capire (o meglio “sentire”) l’essenza del luogo, e per testimoniare e trasmettere la propria percezione.

Con i loro lavori

– “Reset” (2° classificato al “Portfolio dell’Ariosto 2009”, 3° class. a

RoveretoImmagini 2009, vincitore del premio “L’immagine sospesa/ Tre Oci

Venezia” nel 2013);

– “Cinquantaquattromiladuecentoottantanove” (1° class. a RoveretoImmagini 2012)

– “Res(p)e(c)t” (1°classificato al Portfolio dell’Ariosto 2014)

– “RE (nel set della Natura)” ( Vincitore dell’ “OFF.LAB & Contest” 2016 di Savignano

sul Rubicone (RM), del “16° Spazio Portfolio” di Merano 2016 e di “Portfolio

Review” presso la Casa Tre Oci di Venezia)

– “Resistere” (vincitore del Premio Portfolio Afi 2019 nell’ambito del Festival

Fotografico Europeo)

hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e sono risultati finalisti del Premio

“Portfolio Italia” nel 2009, 2012, 2014, 2016.

13 maggio: Giovanni Antonini è ospite del GFA

‼‼‼Link collegamento su Zoom:
https://us02web.zoom.us/j/83015032972
ID riunione: 830 1503 2972
 

 

Giovedì prossimo 13 maggio alle ore 21, il Gruppo Fotografico Antenore avrà il piacere di ospitare Giovanni Antonini in una webinar aperta al pubblico dal titolo: SOLO FOTOGRAFIA.

Il nostro ospite ci regalerà una serata fotografica popolata da immagini che spazieranno dal paesaggio, al reportage di viaggio sino alla ritrattistica.

Il link per il collegamento su Zoom (webinar accessibile a massimo 100 partecipanti), per ragioni di sicurezza, verrà pubblicato poco prima dell’evento nel nostro sito internet (www.fotoantenore.org) e nella pagina Facebook (https://www.facebook.com/GruppoFotograficoAntenore).

Vi attendiamo numerosi! 🙂

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Giovanni nasce a Roma nel 1971 e attualmente vive a Rieti.

Appassionato di arte e pittura, approccia la fotografia nel 2010 anno nel quale compie un viaggio in Giappone e da quel momento questa forma espressiva diviene la sua più grande passione. Inizia con la paesaggistica, che ancor oggi è il genere fotografico che predilige, ma la curiosità e la voglia di imparare lo spingono a provare di tutto un po’ fino a far diventare il “click” uno strumento di lavoro affiancato alla sua professione di grafico pubblicitario.

Giovanni ha tenuto diverse mostre fotografiche personali a Rieti, contribuisce attivamente al progetto “Gabbia Armonica” e tiene corsi di postproduzione.

Per saperne di più visita il suo sito:

http://www.giovanniantonini.it

Il 13 aprile Francesco Fraliga Lorusso è ospite del GFA


Martedì prossimo 13 aprile alle ore 21.00 il Gruppo Fotografico Antenore BFI avrà il piacere di ospitare Francesco Fraliga Lorusso in una webinar aperta al pubblico dal titolo: LE TERRE DI MEZZO.
Il link per il collegamento su Zoom (webinar accessibile a massimo 100 partecipanti), per ragioni di sicurezza, verrà pubblicato poco prima dell’evento nel nostro sito internet (www.fotoantenore.org) e nella pagina Facebook (https://www.facebook.com/GruppoFotograficoAntenore).

Nel corso della serata Fraliga ci racconterà il suo ricco percorso maturato in quarantanni di passione fotografica soffermandosi in particolare su tre progetti che l’hanno coinvolto in modo particolare e che così descrive.

Maramures – Romania 
Il Maramures è una regione rumena situata al confine con l’Ucraina e si presenta come un luogo dove il tempo sembra essersi fermato agli anni 50. Infatti quando si arriva ci si accorge che ci sono pochissimi mezzi di locomozione, la gente è legata alle tradizioni e la vita scorre molto lenta.
Ho scelto di andare nel periodo della Pasqua ortodossa, non sapendo bene cosa aspettarmi e alla fine è stato uno dei viaggi più intensi della mia vita. Qualcosa di inaspettato qui ad un’ora di viaggio dall’Italia.

KumbhMela, Allahbad – India
Viaggio pensato per la fotografia è diventato alla fine una scoperta personale.
Infatti in questo immenso raduno religioso, dove oltre 100 milioni di indiani si riversano sulle rive dei fiumi Gange e Jamula, ho avuto modo di entrare in contatto con le persone. Uno scambio che si è fatto sin da subito molto intenso e personale e che si è riversato inevitabilmente nelle foto che ho realizzato.
Esperienza complessa e di impatto, credo resterà a lungo impressa nella mia memoria.

Quartiere Giambellino, Milano.
L’idea di fotografare un pezzo di periferia ha radici profonde, ma solo nel 2018 ho potuto cominciare a darle una forma che avesse senso.
Terre di mezzo” nasce dopo l’esperienza fotografica e umana vissuta nella regione dei Maramures e in India, dove ho potuto sperimentare una fotografia molto più intimista che mi permettesse di sviluppare empatia con la gente senza essere giudicante.

Vi aspettiamo numerosi! 🙂

Michela Checchetto
Presidente
Gruppo Fotografico Antenore BFI

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Nota Biografica:

Francesco Lorusso Fraliga nasce a Milano nel 1961 dove tuttora vive.
Il suo percorso fotografico inizia nei primi anni 80 complice la passione per i viaggi e in quel periodo scatta migliaia di diapositive in giro per il mondo.
In questa prima “vita fotografica” produce, a suo dire, una fotografia più pura
ovvero un tipo di fotografia forse ingenua ma anche non filtrata dal pensiero fotografico e connotata da una istintività differente da quella poi affinata nel tempo.
In seguito Fraliga si appassiona alla fotografia di architettura e paesaggio urbano e si immerge nello studio di questo genere di immagini catturando per oltre cinque anni linee, forme, colori e volumi. Una raccolta di immagini che lo fa apprezzare e riconoscere per un suo particolare stile e mood espressivo con i quali approccia questo genere fotografico.
E’ solo in seguito che comincia a fondere architettura e street photography approdando anche ad esperienze espositive.
In questo periodo partecipa infatti a diverse mostre personali e collettive esponendo, tra l’altro, alla Feltrinelli e nello spazio 6centro a Milano nonché nello Spazio Natta a Como.
Nel 2013 si dedica, con alcuni amici, alla realizzazione del progetto Gabbia Armonica che tuttora sta sviluppando tramite l’apprezzato gruppo Facebook e il Magazine on line.
Dal 2016 comincia a frequentare il Circolo Fotografico di Como, realtà che ha 70 anni si storia nella città.
Negli ultimi anni la sua produzione fotografica si è rifocalizzata sulla fotografia di viaggio intesa però come reportage ed anche come esplorazione della realtà del territorio locale ed è proprio in quest’ottica che da oltre due anni si concentra su un progetto ancora in fase di sviluppo su un quartiere periferico Milanese: il Giambellino. Dice Fraliga: “Credo, senza ombra di dubbio, che tutto ciò che ho studiato e realizzato in questi quasi 40 anni di fotografia sia stato in funzione di quello che sto facendo adesso; un lavoro complesso e strutturato che richiede anche una attenta e sensibile progettazione mentale.