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Il 22 aprile Massimo Santinello inaugura la mostra INSEGUITI DALLA SCHIAVITU’

Venerdì 22 aprile alle ore 18.30 si inaugura presso la Libreria Mazehual (via Beato Pellegrino 37, Padova) la mostra di fotografia “Inseguiti dalla schiavitù”.

Le fotografie del nostro socio Massimo Santinello  raccontano la situazione che vivono gli abitanti della comunità di Alagadiço Quilombola che si trova a 18 chilometri della città di Juazeiro, nella regione semi-arida del nord di Bahia (Brasile).

Composta da circa 55 famiglie, viene definita come anche “comunità nera rurale” essendo la popolazione di origine africana. Il territorio è circoscritto a un corridoio di circa 3 chilometri con case su entrambi i lati e la terra circostante appartiene a grandi proprietari terrieri, che limitano lo spazio ai residenti e bloccano l’accesso diretto al fiume e alle risorse idriche.

Nonostante nel 2016 sia stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato del Brasile come “remanescentes das comunidades dos Quilombos“, appare importante dare visibilità alle comunità tradizionali di origine Quilombos attraverso le immagini, mostrando la loro situazione di vulnerabilità, che impone l’urgenza di azioni che includano il riconoscimento dell’identità, e l’accesso ai servizi e alle risorse pubbliche.

Membro del Gruppo Fotografico Antenore BFI dal 2007 e della FIAF dal 2010, Massimo Santinello utilizza la fotografia per raccontare la vita quotidiana sia con il reportage sociale (insegnando all’Università di Padova la metodologia del Photovoice, come strumento per favorire il cambiamento sociale), sia con l’audiovisivo fotografico ottenendo riconoscimenti in manifestazioni nazionali e in concorsi internazionali.

La mostra ha ottenuto il Riconoscimento della FIAF.

Complimenti Massimo! 🙂

MC

Roberto Iannitti e Lorenzo Ranzato in mostra nell’ambito dell’iniziativa “Basso Isonzo: il futuro del passato”

Carissimi,

vi segnalo con piacere, la Mostra fotografica “Basso Isonzo: il futuro del passato” che verrà inaugurata il prossimo 10 aprile e che vede la partecipazione di due nostri soci, Roberto Iannitti e Lorenzo Ranzato. L’esposizione fotografica fa parte di una più ampia iniziativa realizzata nell’ambito del Progetto Padova Città Policentrica. La Mostra ha lo scopo di presentare una sintesi del percorso PHOTOVOICE – coordinato da Alessio Surian – ossia un percorso partecipativo con il quale i cittadini hanno potuto individuare criticità e proposte di cambiamento per l’area del Basso Isonzo di Padova. L’iniziativa prevede anche la pubblicazione di un libro intervista, con lo stesso titolo, curato da Gianni Belloni.  

Complimenti per questa interessante iniziativa! 🙂

MC

Massimo Santinello espone al RetroGusto Bistrò “Le meraviglie del vino”

Il nostro socio Massimo Santinello espone sino al 31 marzo la sua mostra LE MERAVIGLIE DEL VINO presso il RetroGusto Bistrò (Padova, via del Portello 22).

Complimenti a Massimo 🙂 che racconta così la sua mostra:

Le immagini ospitate in questa mostra costituiscono quattro itinerari nel mondo del vino:
a) l’esperienza sensoriale di una degustazione; ormai è una attività diffusa, popolare. Si sorseggia, si confrontano i colori, si ricercano le note floreali o speziate;
b) il paesaggio; la luce, il cielo con le nuvole un po’ inquietanti, la scelta di un bianco e nero molto contrastato (quasi un omaggio a Giacomelli che era di quelle zone) per concordare con Gianni Mura che: “Continuerà sempre a comandare il cielo, a mandare gelate e grandinate, acqua a secchi e sole che secca. Se così non fosse, la storia del vino sarebbe banalissima.”
c) la vigna; ossia i grappoli e prima ancora i viticci. I viticci sono gli organi sensoriali con cui la vite si sviluppa cresce, sceglie dove e come appoggiarsi per dar luogo a quel frutto magico che è l’uva.
d) Ia festa; da sempre nel mediterraneo il vino è l’alimento per festeggiare. In questo caso si tratta di una festa unica, “l’ultima del Torcolato”, una festa dove il tempo sembra essersi fermato. Nata come “alternativa” alla “prima del Torcolato” che si celebra ufficialmente a Breganze ogni anno verso metà gennaio è un ‘oasi dove incontri piccoli produttori, appassionati, persone con una certa filosofia di vino e di vita. Non ci sono implicazioni commerciali, si conoscono persone, si chiacchiera di vino ma non solo, si assaggiano le proposte più diverse, sperimentazioni e vecchie bottiglie dimenticate in cantina, il pane fatto come si deve e la zuppa a km zero.
Si dice che fare buon vino sia un’arte, e mi piace chiudere con le parole di Luigi Veronelli: “Rimane in me, viste le fotografie, bevute le bottiglie, gioendo, la memoria, ben conscio che ogni memoria è la memoria di un’altra memoria.” Memorie meravigliose che solo il vino sa regalare.

MC

Robert Capa in mostra sino al 5 giugno al Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme

ROBERT CAPA

NON SOLO FOTOGRAFO DI GUERRA

Testo e foto di Massimo Di Vinci

È stata inaugurata lo scorso 14 gennaio presso il Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme la mostra “Fotografie oltre la guerra” di Robert Capa che rimarrà visitabile sino al 5 giugno.

Una mostra che, come suggerisce il titolo stesso, si rivela molto diversa da altre allestite in precedenza. Infatti, come spiega il curatore Marco Minuz, in questa occasione ci si è voluti allontanare dallo stereotipo di Capa quale “miglior fotoreporter di guerra del mondo”, come ebbe a definirlo, nel 1938 la prestigiosa rivista inglese Picture Post. L’obiettivo è stato infatti quello di focalizzare l’attenzione del visitatore sulla sua fotografia non riconducibile alla sofferenza della guerra.

Tra le sezioni esposte spiccano un reportage sul Tour de France del 1939, con un Capa che sa soffermarsi soprattutto sugli aspetti della vita dei ciclisti non solo durante la corsa ma anche ritraendo le scene del pranzo in comune o il riposo distesi sull’erba. Immagini catturate seguendo la corsa a bordo di una motocicletta come un provetto fotografo sportivo.

Capa si confronta anche con il mondo dell’arte e della cultura con bellissimi ed espressivi ritratti di amici come quelli dedicati a Matisse nel suo atelier o a Ernest Hemingway, ritratto en plein air con il figlio accanto o ancora a Gregory Peck che, con eleganza, attraversa con la canna da pesca in mano, un corso d’acqua camminando in equilibrio su un tronco posto tra le due rive.

E di certo non si può non citare il bellissimo e famoso scatto dedicato a Pablo Picasso sorridente, che accompagna in spiaggia, riparandola sotto un ombrellone, la moglie Francoise Gilot, allegra e divertita.

Un’ulteriore sezione della mostra Illustra l’esperienza di Capa come fotografo di scena per pellicole che hanno segnato la storia del cinema.

Ingrid Bergman lo introdusse all’interno della produzione di Notorius di Alfred Hitchcock, con lei stessa e Cary Grant come protagonisti.

Altre famose foto di Robert Capa sono gli intensi ritratti dedicati ad Anna Magnani durante le riprese del film Bellissima,  alle splendide Silvana Mangano e Doris Dowling nel film Riso Amaro e ancora a Gina Lollobrigida.

Il percorso espositivo lascia spazio anche alla visione di scene di vita quotidiana come quelle immortalate dal grande fotografo nelle immagini che narrano la vita in Unione Sovietica. 

All’interno di una sala una doverosa citazione alla giornalista di guerra Gerda Taro, quella che fu la compagna di vita e di reportage di Capa, e che trovo’ tragicamente la morte durante la guerra civile spagnola.

La visita si conclude nell’ultimo piano del Museo con alcune immancabili foto celeberrime: poche scene di guerra tra le quali primeggia quella del miliziano morente, iconico indimenticabile scatto.

Una mostra, insomma, originale, diversa e che ha il merito di farci conoscere un lato meno conosciuto ma non meno apprezzabile di Robert Capa.

Assolutamente da non perdere.

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Per saperne di più:

http://www.museovillabassiabano.it/project/robert-capa/

INGRESSO RIDOTTO PER I SOCI FIAF

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Foto e testo ©Massimo Di Vinci

 

7° edizione di Rovolon Fotografia: partecipano 3 soci del GFA

Domenica scorsa 12 dicembre si è inaugurata la 7° edizione di Rovolon Fotografia che si concluderà il 30 gennaio 2022.

La manifestazione promossa, in collaborazione con il Comune di Rovolon, dall’Associazione socio culturale La Rosa dei Colli e curata dalla Presidente Maria Rosa Montemezzo propone ben 26 mostre fotografiche allestite in negozi, ristoranti ed esercizi commerciali.  

Il nostro Gruppo Fotografico Antenore è presente con le 3 mostre di

Andrea Gasparotto “Il confine bianco”

Massimo Di Vinci “Solo a Venezia”

Michela Checchetto “Di acqua e luce”

Di seguito la locandina della manifestazione e alcune delle foto esposte dei nostri soci.

 

 

Foto ©Andrea Gasparotto

 

Foto ©Massimo Di Vinci

 

 

Foto ©Michela Checchetto