Archivi categoria: Mostre

Inaugurazione della mostra del Concorso Fotografico IL SIGILLO

Premiati e Segnalati – Sezione Bianco e Nero

1° premio – Gianpietro Schirato

Motivazione della giuria:

Visione surreale capace di contrapporre due epoche a confronto

2° premio – Marco Favaretto

Motivazione della giuria:
Visione tra passato e futuro divisa da una
strada che segna un limite spazio-temporale

3° premio – Massimo Santinello

Motivazione della giuria:
Composizione formale in cui si inseriscono
architetture del passato e riflessi del contemporaneo

Segnalato – Antonio Cunico
Segnalato – Marco Dilavanzo

Premiati e Segnalati – Sezione Colore

1° premio – Beppe Bizzotto

Motivazione della giuria:
Per l’efficacia nel rappresentare il presente,
che emerge dalla fine del passato

2° premio – Marco Dilavanzo


Motivazione della giuria:
L’architettura contemporanea diventa un
filtro per l’architettura del passato

3° premio – Enrico Temporin


Motivazione della giuria:
Composizione di grande impatto nel contrapporre due edifici simbolo di recupero e
non recupero

Segnalato – Mauro Chino
Segnalato – Donatella Tormene

Si è conclusa ad agosto 2013 la prima edizione del premio “Il Sigillo” indetto dall’Università Popolare di Padova in occasione del 110° anno dalla fondazione in collaborazione con il Gruppo Fotografico “Antenore”.

Patrocinato dalla Regione del Veneto, Provincia di Padova, Comune di Padova, Università degli Studi di Padova; con il contributo de “Il Mattino di Padova”, Libreriauniversitaria.it, RCE – Mandria, Pangea, Casa di cristallo, Fondazione Angelini, La Plotteria, Turismo Padova Terme Euganee, il concorso si è articolato nelle due sezioni – letteraria e fotografica –  sul tema “La terra che cambia. Il paesaggio tra memoria e futuro”.

Vi hanno preso parte circa un centinaio di concorrenti le cui opere sono state esaminate da due giurie presiedute rispettivamente dalla prof. Antonia Arslan (membri prof. Daniela Venturini, dott. Silvia Benetollo) e dalla prof. Beatrice Autizi (membri Francesco Danesin, Ferdinando Fasolo). Le fotografie sono state sottoposte preliminarmente al giudizio dei lettori de “Il mattino di Padova” e tra queste è stata scelta una rosa di opere poi definitivamente valutata dalla giuria.

Le opere sono esposte da oggi 13 settembre 2013 fino al 14 ottobre 2013 in Galleria Samonà – via Roma a Padova

 

Mostra di Antonio Lovison

Centro Culturale San Gaetano
Padova Photo-Graphia
Aprile 2013

E’ raro incontrare, anche in una vita da sempre coinvolta nel  mondo dell’immagine, una personalità che subito si imponga con l’autorità e l’originalità di una caratterizzazione definita, immediatamente riconoscibile, chiara nelle sue intenzioni, impeccabile nei risultati. In altre parole, per usare un termine desueto, un’opera non soltanto”interessante”, “coinvolgente”, “di ricerca”, come la contemporaneità ci ha costretto a definire la maggior parte di ciò che è sempre ricerca, ma non sempre (per dirla con Picasso) “ritrovamento”. Semplicemente, un’opera bella, immediata da capire, che ha risolto brillantemente i problemi che ha impostato.

@ Antonio Lovison – Dicotomia. Mostra “Circuito Aperto” al Centro S. Gaetano di Padova

In che cosa consiste dunque la magia di Lovison? In un’operazione semplice che ogni fotografo cerca più o meno consapevolmente di attuare con maggiore o minore successo. La trasformazione dell’accidentale verso una forma di assoluto, attraverso la sottrazione del tempo, da ciò che il tempo crea ed immediatamente distrugge. Fermandolo e facendolo diventare eterno, dando legittimità al caso, nobilitando un momento visivo assolutamente banale ed insignificante, trasformato dallo sguardo creativo che ha colto l’informe e lo ha elaborato attraverso una organizzazione formale compiuta,

Con quali strumenti ciò può avvenire? Naturalmente con la geometria, con la organizzazione razionale dello spazio, che può trasformare  il casuale in ordine e  bellezza.

Poiché un aspetto saliente dell’arte contemporanea, può essere descritta come storia della distruzione della forma, certamente Lovison non rischia di abbandonarsi alle mode del tempo, potendosi definire le sue composizioni come compostamente classiche, forti di granitica compostezza.

Non si potrebbero descrivere altrimenti queste immagini nate da scelte di materiali privi di forma e valore (ciò che lo sguardo normale mai degnerebbe di riconoscimento ed attenzione) attraverso un processo di selezione, eliminazione di elementi incongrui. messi in scena per mezzo di un’organizzazione geometrica che fa splendere l’accidentale verso l’atto creativo.

La bellezza non è nelle cose, ci dimostra Lovison, ma nella mente  di chi ha guardato per se stesso e per noi; ha scelto, elaborato, ed infine comunicato l’esito del processo. Di ciò ogni osservatore non può non essergli grato.

Il mondo è caotico ed informe: Lo sguardo di un artista può compiere l’atto demiurgico di distillare bellezza dal caos; mettendo in circolo quella bellezza che dimora in lui e che la realtà in certi magici momenti gli dà l’occasione di restituire.

 Renzo Saviolo

Mostra di Antonio Lovison

Segnaliamo a tutti i nostri soci che nell’ambito della manifestazione Breaking the Media, Antonio Lovison avrà uno spazio personale  al Centro Altinate per la Mostra “Circuito aperto”.

La Mostra costituisce uno stimolante confronto fra differenti linguaggi di quattro fotografi europei (Anna Halm Schudel, Peter Schudel, Sascha Weidner e Antonio Lovison), che si esprimono, con una significativa personalità artistica, sui temi della comunicazione, del sentire dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda.

Antonio Lovison - Look 2010
Antonio Lovison – Look 2010

Padova, 20 aprile-23 giugno 2012
Centro culturale Altinate San Gaetano
Inaugurazione mostra: 20 aprile, ore 17.00

Interi Frammenti: Padova attraverso il collodio umido e i manifesti urbani.

Giovedì 18 Aprile 2013 alle ore 17.00 si inaugura allo storico Caffè Pedrocchi di Padova la mostra Interi Frammenti, organizzata dal Gruppo Fotografico Antenore nell’ambito della manifestazione Padova Photo-Graphia 2013 voluta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Padova. Cartolina Invito Mostra Interi Frammenti

La mostra evidenzia il tentativo di rappresentare elementi della città di Padova, attraverso frammenti del paesaggio urbano e della quotidianità, con due tecniche che sono agli estremi nella storia della fotografia: il collodio umido, che a metà del 1800 consentiva la faticosa realizzazione di pezzi unici e la recente gestione digitale dell’immagine che consente la semplice ed economica produzione di  multipli.

Padova attraverso il collodio umido:
l’ambrotipo o collodio umido, è fotografia unica eseguita su lastra di vetro, è positivo e negativo insieme, è dotato di una vivida e speculare nitidezza e di un’estetica tutta particolare. Questa primordiale tecnica fotografica richiede un’attrezzatura dedicata e, soprattutto, una manualità oggi quasi totalmente perduta. A cura di Giuseppe Toffoli

 Manifesti urbani:
il lavoro ripercorre, in parte, l’esperienza di David Hockney che con le sue polaroid ha introdotto il cubismo in fotografia. Utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’industria dell’immagine digitale sono stati realizzati mosaici di nove foto che cercano di restituire il senso e l’atmosfera del luogo fotografato. 
A cura di Andrea Banzato, Barbara Dal Porto, Italo Dal Porto, Giuseppe Bizzotto, Mauro Chino, Marco De Rossi, Luisa Contarello, Marco Dilavanzo, Antonio Coppola, Massimo Santinello, Donatella Tormene, Andrea Scandolara, Giampietro Schirato, Francesco Zuanon