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Roberta Lotto partecipa alla mostra “Gaikan – visione d’insieme”

Carissimi ho il piacere di segnalarvi una interessante mostra che vede la partecipazione della nostra socia Roberta Lotto.

“Gaikan – visione d’insieme” si inaugurerà il prossimo mercoledì 13 marzo alle ore 17.30 presso La Biblioteca e Centro Culturale Hugo Pratt del Lido di Venezia (Via Sandro Gallo 136/b).

La mostra sarà visitabile sino al 4 aprile p.v..

Complimenti Roberta! 🙂

Ornella Francou e Roberto Iannitti inaugurano le proprie mostre fotografiche

Sono lieta di informarvi che questa settimana due nostri soci inaugureranno delle mostre fotografiche. 🙂

Giovedì prossimo 7 marzo alle ore 18.15 presso il Circolo Unificato dell’Esercito in Prato della Valle (Padova), la nostra socia Ornella Francou – nell’ambito del progetto “Universo Femminile” realizzato assieme a Cristina Sirinelli – inaugura la propria mostra “Upperclass” visitabile sino al 18 marzo.

Roberto Iannitti, dopo il successo ottenuto nei mesi scorsi con la mostra promossa dal GFA, ripropone gli scatti di “I Have A Dream” grazie anche alla promozione del Cral IZSVe. La mostra verrà inaugurata venerdì prossimo 8 marzo alle 10.30 presso “Ristobar IZSVe”,  Viale dell’Università 10 – Legnaro (PD) e rimarrà visitabile sino all’8 aprile p.v..

Complimenti ad entrambi!!! 😀

MC

17 febbraio p.v.: Roberta Lotto inaugura la sua mostra “La beleza de los otros”

La nostra socia ROBERTA LOTTO domenica prossima 17 febbraio alle ore 21.00 inaugurerà, presso Aperture – cocktail bar (Via Giovanni D’Alemagna 2A, Padova), la sua mostra “LA BELEZA DE LOS OTROS”. In occasione dell’inaugurazione verranno proiettate diverse immagini su Cuba e tra questa anche quelle che compongono la mostra fotografica e ci sarà modo di poter dialogare sul tema.

Roberta racconta la sua mostra così:

A Santiago nella vetrina di una libreria mi apparve  questo titolo. Avevo trovato in quella precisa sintesi l’esatta traduzione della sensazione suscitata in me dai cubani e dal loro mondo. La bellezza non è facile da descrivere. Non la si può fotografare. Il fascino, l’incanto e l’attrattiva sono dimensioni personali. Le immagini che sfilano davanti agli occhi sono un gioco magnifico. E io non riesco mai a sottrarmi a questo gioco illusorio della sembianza. Cuba è un palcoscenico di contraddizioni. Lo sguardo è continuamente preso dalla provocazione evocativa creata dagli scenari naturali, ambientali e umani. Qualcosa d’altro si cela dietro o dentro le meraviglie che si offrono alla vista, che siano quelle  dell’architettura come pure delle persone  che ci passano accanto. A partire dalla luce e dai colori tutto attrae irresistibilmente, ma nel gioco dell’immagine e della sua apparenza  ho cercato in opposizione  anche la prova  del Bianco e Nero.  Quasi a tentare una interpretazione diversa. ‘La beleza de los otros’  però non cambia, resta fedele a sé stessa e restituisce sempre stupore, incanto e anche turbamento. Vince su tutto. Cuba è sinonimo di combattenti. Qualcuno ha scritto che ‘’chi combatte non rischia mai di perdere, rischia di vincere, cioè di vivere’’. Nella vita di Cuba sta tutta la bellezza.

La mostra rimarrà visitabile fino al 17 marzo.

Complimenti Roberta! 🙂

MC

Foto©Roberta Lotto

17 febbraio p.v.: si inaugura a Breganze la mostra “Il Foro Boario. Libere Interpretazioni” dei nostri soci Chino, Santinello, Tormene

I nostri soci Mauro Chino, Massimo Santinello e Donatella Tormene ripropongono la loro mostra di successo “Il Foro Boario. Libere interpretazioni.” che verrà inaugurata la prossima domenica 17 febbraio alle ore 18.30 presso l’Osteria La Ciacola (Via Marconi 9, Breganze VI).

Ci sono edifici destinati a restare un segno indelebile nel paesaggio urbano di una città. Ai padovani che transitano per corso Australia ormai le linee dell’ex foro boario sono una parte indelebile, integrate nel paesaggio urbano di un’area di cui si è sempre saputo poco, che si è usata ancora meno e con una storia di continui adeguamenti ai tempi che stavano cambiando: da mercato del bestiame a macello, a impianto sportivo, a magazzino dove riporre avanzi di ristrutturazioni e dismissioni.

Della “cattedrale” progettata dall’architetto Davanzo (i cui disegni sono stati esposti al MoMa di New York)  resta il corpo principale, mentre tutto intorno è cambiato: sono sorti teatri/auditorium, edifici e serre; i binari per i carri bestiame, il collegamento ferroviario sono ormai tracce nell’asfalto del piazzale che raccoglie rimorchi abbandonati e vecchi furgoni in attesa di improbabili viaggi.

Alle soglie di una nuova trasformazione, tre fotografi del Gruppo Fotografico Antenore interpretano gli spazi, le strutture, i segni che restano del sogno di Davanzo, le ferite e la grandezza di un edificio industriale raffinato e colto, simbolo della fase iniziale di un lento declino e di una mancanza di coraggio e di vision che avrebbe accompagnato Padova da essere il centro propulsore, culturale, industriale e del terziario del Veneto fino a diventare una città che annaspa alla ricerca di una nuova visione del proprio futuro.

Complimenti a tutti e tre! 🙂