Sabato scorso, 21 settembre si sono svolte le premiazioni del 4°Contest per audiovisivi fotografici organizzato dal Gruppo Audiovisivi Veneto (GAV). Il nostro socio Massimo Santinello si è classificato secondo con l’ AV “Una domenica a Marsiglia”.
La motivazione della giuria: “per la capacità e la sensibilità di sintetizzare un concetto molto complesso come l’integrazione con poche immagini di forte impatto emotivo”.
Sabato 16 NOVEMBRE alle ore 17.30 presso la Libreria Zabarella di Padova (Via Zabarella, 80) verrà inaugurata la mostra “GHOSTS” di SANDRA FURLAN.
La mostra, visitabile sino al 7 dicembre, è stata organizzata dal Gruppo Fotografico Antenore BFI e ha ottenuto il riconoscimento della FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche ETS.
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GHOSTS
(Giordania 2023)
DI
SANDRA FURLAN
Allontaniamoci per un istante dallo stereotipo della bellezza della natura
Abbandoniamo il senso di meraviglia che induce un paesaggio sconfinato
le facili emozioni di una esistenza fortunata
Cosa stiamo osservando?
Una condizione di perdizione o di ritrovamento spirituale?
Una metafora di morte o di divina bellezza?
Orizzonti vicini o lontani miraggi?
Stiamo cercando un riparo o fuggendo da qualcosa?
Siamo spettatori o intrusi?
“L’effetto di straniamento è l’atteggiamento scettico che sta alla base della ricerca scientifica, del dubbio cartesiano, della necessità della verifica galileiana, permette di trovare sorprendente anche ciò che appare naturale, e di sopprimere falsi emozioni e pensieri.” (Renato Caputo)
Sabato 9 novembre alle ore 17.00 presso la Libreria Pangea di Padova (Via San Martino e Solferino 106) verrà inaugurata la mostra “ATMOSFERE SICILIANE” di Michela Checchetto, Stefania Parise, Massimo Santinello e Donatella Tormene.
La mostra, visitabile sino al 30 novembre, è stata organizzata dal Gruppo Fotografico Antenore BFI e ha ottenuto il riconoscimento della FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche ETS.
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“Questa mostra nasce da un viaggio tra le città del barocco siciliano; un itinerario per scoprire ed assaporare le atmosfere di questa splendida Terra sino ad approdare a Catania.
Quattro fotografi con la loro peculiare visione che fa sì che il percorso espositivo si snodi in maniera personale – seppur armonica – in un tracciato visivo perlopiù in bianco e nero tra la quotidianità delle persone, i maestosi paesaggi, la vivacità dei mercati e la suggestione della tradizione.
Si tratta di un racconto narrato dall’occhio dei fotografi che hanno fatto proprie, declinandole attraverso la propria sensibilità estetica ed emozionale, le atmosfere siciliane vissute. “
Venerdì 11 ottobre alle ore 18.00 presso la Libreria Zabarella di Padova (Via Zabarella, 80) verrà inaugurata la mostra “FORME LINEE E SUPERFICI” di MASSIMO DI VINCI.
La mostra, visitabile sino al 27 ottobre, è stata organizzata dal Gruppo Fotografico Antenore BFI e ha ottenuto il riconoscimento della FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche ETS.
FORME LINEE E SUPERFICI
Massimo Di Vinci
Ho provato ad usare il mio occhio quasi fosse uno zoom, cercando essenzialità, costruzione di un contenuto con pochi elementi, una composizione il più possibile efficace, giochi di luci, ombre e colori, linee rette e curve e superfici che creassero armonia, forma, che è essa stessa un contenuto.
Mi sono accorto che non basta stringere l’inquadratura e includere pochi elementi, bisogna decidere quali escludere; quelli che restano devono avere senso, devono comunicare, devono bastare.
Sabato 21 settembre alle ore 17.00 presso la Libreria Pangea di Padova (Via San Martino e Solferino 106) verrà inaugurata la mostra “PLAIURI MIORITICE – SPAZI MIORITICI” di LEONARD CEZAR REGAZZO CIOCAN.
La mostra, visitabile sino al 12 ottobre, è stata organizzata dal Gruppo Fotografico Antenore BFI e ha ottenuto il riconoscimento della FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche ETS.
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Le immagini fotografiche di Leonard Cezar Regazzo Ciocan narrano di una terra privilegiata che ancora conserva la propria identità culturale riconosciuta come ”lo spazio mioritico”: definizione coniata dal filosofo Lucian Blaga che considera l’anima del pastore romeno come spazio geografico favorevole alla transumanza ovvero la matrice dell’universo spirituale specifico romeno.
Il corpus espositivo invita il pubblico a trascendere dalla mera immagine, scorgendovi delle “pulsazioni d’eternità” così da cogliere l’anima dei villaggi e dei paesaggi caratteristici, ammantati dal fascino dei miti del territorio.
Lo scopo è quello di acquisire abitudini più sostenibili nella quotidianità e di farlo nel rispetto di questo passaggio ancestrale. Ecco che, in tal senso, l’educazione ambientale diviene lo strumento più importante per raggiungere una maggiore consapevolezza delle responsabilità individuali e indurre ad adottare nuovi stili di vita rispettosi dell’ambiente che ci circonda e che continua, se “ascoltato”, a trasmetterci la sua storia.