Una cara Amica veneziana, Etta Lisa Basaldella, ha voluto dedicare un caldo ricordo alla memoria di una persona con la quale avevamo avuto un particolare rapporto e verso la quale abbiamo un grosso debito di riconoscenza per quanto ci ha dato nel corso di tanti anni.
La ringrazio pertanto in quanto con il suo scritto – che qui di seguito riporto ringraziandola – ha saputo esprimere sentimenti che anch’io condivido e che non avrei potuto tradurre in parole così bene come lei ha fatto.
Ciao Gustavo,
dopo qualche giorno di riflessione e dolore, adesso trovo la forza di scrivere poche parole ‘in memoriam’ di Bepi, che ci terrei, come d’accordo, ti facessi tramite per pubblicare nel sito del Gruppo Fotografico Antenore.
E’ stata necessaria una lunga pausa di riflessione per poter trovare le parole e ricordare Bepi Zannon, che questa volta è partito staccando un biglietto di sola andata.
L’amicizia che mi ha legato a questa persona che, dire straordinaria, è ancora riduttivo, risale a molto indietro nel tempo, che gli anni non hanno minimamente scalfito.
Ci ha legato la passione per la fotografia, come è successo a molti di noi.
In questo momento di profondo dolore, mi piace ricordare Beppi nei momenti condivisi in serate di dibattito serrato e vivace confronto, animate sempre da una profonda stima reciproca.
In giurie fotografiche durante le quali abbiamo dato un segnale innovativo importante aprendole al pubblico.
Nella partecipazione ai raduni annuali della FIAF, nel visitare le mostre per testimoniare con la nostra presenza il sostegno a chi organizzava ed ai partecipanti e per poter essere informati, sulle novità dei contenuti e delle tendenze e stare al passo coi tempi.
Bepi Zannon, in tutto questo, è stata una presenza reale e fattiva, che aveva nella signorile discrezionalità, il suo segno distintivo.
Con lui la fotografia perde una personalità non di spicco, perché Bepi non amava apparire, preferiva lavorare dietro alle quinte e, con questo, il suo lavoro non è stato meno importante, anzi. E’ proprio grazie a queste figure, che hanno fatto della discrezione il loro stile di vita, che noi fotografi abbiamo potuto abbeverarci, nutrirci e crescere.
L’ultimo ricordo risale al giorno del suo 80esimo compleanno. L’ho chiamato per fargli gli auguri, come ogni anno, e mi ha detto: ‘Il regalo più bello che potessi ricevere’.
Voglio ricordare Bepi con queste parole, che porterò sempre nel mio cuore.
Ci ha lasciato uno degli ultimi gentiluomini, un amico ‘vero’ .
Grazie Gustavo
Etta Lisa