I nostri soci Mauro Chino, Massimo Santinello e Donatella Tormene ripropongono la loro mostra di successo “Il Foro Boario. Libere interpretazioni.” che verrà inaugurata la prossima domenica 17 febbraio alle ore 18.30 presso l’Osteria La Ciacola (Via Marconi 9, Breganze VI).
Ci sono edifici destinati a restare un segno indelebile nel paesaggio urbano di una città. Ai padovani che transitano per corso Australia ormai le linee dell’ex foro boario sono una parte indelebile, integrate nel paesaggio urbano di un’area di cui si è sempre saputo poco, che si è usata ancora meno e con una storia di continui adeguamenti ai tempi che stavano cambiando: da mercato del bestiame a macello, a impianto sportivo, a magazzino dove riporre avanzi di ristrutturazioni e dismissioni.
Della “cattedrale” progettata dall’architetto Davanzo (i cui disegni sono stati esposti al MoMa di New York) resta il corpo principale, mentre tutto intorno è cambiato: sono sorti teatri/auditorium, edifici e serre; i binari per i carri bestiame, il collegamento ferroviario sono ormai tracce nell’asfalto del piazzale che raccoglie rimorchi abbandonati e vecchi furgoni in attesa di improbabili viaggi.
Alle soglie di una nuova trasformazione, tre fotografi del Gruppo Fotografico Antenore interpretano gli spazi, le strutture, i segni che restano del sogno di Davanzo, le ferite e la grandezza di un edificio industriale raffinato e colto, simbolo della fase iniziale di un lento declino e di una mancanza di coraggio e di vision che avrebbe accompagnato Padova da essere il centro propulsore, culturale, industriale e del terziario del Veneto fino a diventare una città che annaspa alla ricerca di una nuova visione del proprio futuro.
Complimenti a tutti e tre! 🙂