Ringrazio Marco Fogarolo che mi consente, attraverso il suo precedente post di fare alcune considerazioni su quelle che secondo me sono le finalità di un Gruppo Fotografico e cosa significa essere soci di un’Associazione Culturale.
Siamo tutti d’accordo, credo, sul fatto che il GFA intende promuovere a Padova la Fotografia e la crescita culturale (e tecnica) dei propri soci. Per perseguire queste finalità i vari Consigli Direttivi – dei quali Marco Fogarolo è stato per tanti anni vice presidente – hanno proposto una programmazione e organizzato specifici eventi, sulla base delle proprie convinzioni e sensibilità,
Provo a elencare, anche se in maniera parziale, quanto organizzato negli ultimi 24 mesi, da quando cioè si è insediato l’attuale CD.
- serate con ospiti esterni (Silvio Canini, Pierluigi Rizzato, Antonella Monzoni, Raul Jacometti, Amedeo Fontana, Simone Padovani, Giovanni Marozzini, Gabriele Orlini, Il Gruppo Mignon, Luciano Monti);
- serate con soci del GFA (Gustavo Millozzi, Marco Fogarolo, Stefano Peroni, Vincenzo Pellizzaro, Beppe Bizzotto, Tino Correra, Giusepe Toffoli);
- serate di approfondimento della cultura fotografica (Parlare per immagini, Street a colori, Fotografia giapponese, Fotografia e percezione visiva, Gabriele Basilico, Maurizio Galimberti, l’Arte nella Fotografia);
- serate “tecniche” (uso del Flash, Lightroom);
- concorsi interni (Fotocampionato);
- serate dedicate alle foto dei soci (Skatti);
- mostre fotografiche personali e collettive, con la realizzazione anche di cataloghi (Gustavo Millozzi, Breaking the media, Timeline, Writers, Four Way Street, Fuori Classe);
- specifici progetti fotografici (Pictures of Padua, Padova Provincia);
- iniziative fotografiche (workshop Terra Madre);
- viaggi (Arles);
- Internet e siti dedicati alla fotografia ( “Internauti”, utilizzo di flickr, 500px, tumbl);
- diffusione di articoli di Cultura Fotografica (periodica rassegna stampa a cura di Gustavo Millozzi e collaborazione al sito Fotopadova)
- corso base di fotografia;
Ci tengo a precisare che alcune delle più meritevoli iniziative sono state promosse e fortemente volute direttamente da alcuni soci, che talvolta ne hanno sostenuti i costi di realizzazione; evidentemente questi soci hanno preferito dedicarsi a questi progetti piuttosto che partecipare a concorsi fotografici, molto probabilmente perché reputano i concorsi meno efficaci per la propria crescita e decisamente superati dagli attuali e meno costosi mezzi di diffusione delle proprie immagini (Flickr, Tumblr, Facebook, 500px).
Non vedo nella ridotta partecipazione ai concorsi FIAF e FIAP, motivo di scandalo o di amara riflessione; non mi risulta infatti che negli ultimi 10 anni ci sia stato un solo nome che sia emerso, a livello nazionale o internazionale, dai concorsi FIAF o FIAP, mentre ci sono diversi casi di fotografi che devono la loro importanza a Internet (cito a titolo di esempio Lee Jefrees e Tatsuo Suzuki) o a specifici progetti presentati durante le letture di portfolio (Giacomo Brunelli, Norma Rossetti).
Sicuramente è importante partecipare a concorsi e avere molte ammissioni: in questo modo si potranno avere delle onorificenze che consentono una visibilità in ambito FIAF; il fatto però che ormai da diversi anni molti soci credono poco nei concorsi non deve essere interpretato necessariamente come un non volersi confrontare: si cercano evidentemente altri modi.
E’ anche ovvio che l’attuale Consiglio Direttivo cerchi di interpretare il proprio ruolo in base alle proprie convinzioni, consapevole che non possiamo crescere guardando solo le foto degli “altri”. Per tale motivo facciamo esplicito affidamento alla collaborazione e spirito d’iniziativa dei soci più attivi per garantire il trasferimento delle conoscenze; cerchiamo di incrementare le serate dedicate al singoli soci (anche per costringerci a ragionare in termini di lavoro compiuto e non di foto da concorso); vorremmo aumentare, se appena possibile, il numero delle “mostre” con relativo catalogo, piuttosto che partecipare a una competizione tra circoli che, come abbiamo visto, produce molto poco in termini di qualità fotografica.
Ma comunque queste sono considerazioni che possono essere non condivise, ed è per questo motivo che periodicamente si procede alle elezioni dei membri del Consiglio Direttivo: nella ormai prossima scadenza i soci che lo vorranno (spero molti) potranno candidarsi e sottoporre all’assemblea le proprie idee su come gestire il Gruppo.
Donatello Mancusi
Presidente Gruppo Fotografico Antenore