Vi ricordiamo, invitandovi a non mancare, che martedì prossimo, 13 novembre alle ore 21 presso la nostra sede sociale sarà nostro ospite:
Giulio Menegazzo,AFIAP
che presenterà i suoi audiovisivi:
Irlanda
Pareti colorate
Native Land
ed una carrellata delle sue più belle immagini
qui di seguito troverete una presentazione dell’autore e la sua biografia:
PRESENTAZIONE
Si vedono tante belle fotografie. La maggior parte di loro senza il minimo interesse.
Ormai un’immagine attira la nostra attenzione non più per la sua qualità, le sue specifiche tecniche, ma per il suo soggetto e per il suo significato.
Una bella fotografia, una fotografia perfetta non ci basta più: la perfezione non è più richiesta, la tecnica non viene più considerata come fine ma come via d’accesso alla forma espressiva.
Non molti anni orsono si apprezzava e si richiedeva la pulizia dell’immagine fotografica, la sottolineatura dei valori tecnici, la stretta osservanza delle regole della composizione, tutte cose che chiunque può ottenere con l’intelligenza e l’attenzione.
Ed è per aver legato l’atto fotografico a queste uniche funzioni che si è potuto affermare che la fotografia non è un’arte ma il prodotto di un processo meccanico.
L’abbandono di questo criterio apre oggi i nostri occhi e possiamo affermare che “ora ci siamo”, che la fotografia può talvolta essere “arte”, come lo sono, egualmente, talvolta altre realizzazioni plastiche e grafiche.
Ma, mentre in pittura, per esempio, si giudica ormai un’opera secondo il “mestiere”, secondo la “fattura” ed il soggetto praticamente non conta più in quanto la tendenza ci porta sempre più verso il non-figurativo, ecco che in fotografia dobbiamo indirizzarci a considerazioni e valutazioni del tutto opposte.
La conoscenza del “mestiere” non ha più importanza, se ne possediamo la padronanza, tanto meglio, ma ciò che è essenziale è il soggetto. Non formalmente il soggetto-immagine (e questo a mio parere è uno sbaglio) ma il suo significato che vorremmo psicologico, metafisico, drammatico, sociale, etc. .
Questo preambolo, in verità del tutto personale, mi serve come introduzione per parlare delle immagini realizzate da Giulio Menegazzo che molti conoscono unicamente nella nostra città, ed è una vera imperdonabile lacuna, per l’opera da lui svolta con passione per tanti anni come presidente di circolo e come rappresentante della FIAF nella nostra provincia, ma non come Autore.
Pertanto è d’obbligo citare per lui il detto “nemo profeta in patria”!
Ho sempre ammirato le sue fotografie: ricordo una sua bella mostra antologica esposta a Saccolongo dove, tra le altre immagini, mi avevano colpito specialmente i ritratti, così diversi per espressioni nei quali, con chiaro linguaggio, aveva saputo metter in evidenza tenerezza, pietà, humor, tristezza.
E, sempre in un’altra mostra aveva presentato un lavoro sulla danza, sul tango, ove il movimento ed il colore si fondevano con un fluire di forme dal fascino unico.
Per questa serata Giulio ha voluto invece anche selezionare e presentare una serie di immagini, scattate nel corso dei suoi numerosissimi viaggi, riunite in video-proiezione sonorizzata, che ci offriranno altre sensazioni che, seppur diverse, andranno positivamente a sommarsi con quelle già trasmesse, per chi le ha visitate, con le sue due mostre già ricordate.
A cosa si deve questa diversità ? Perché e come l’impiego degli stessi mezzi e di altri offerti oggi dalle recenti tecnologie potrà condurci verso profonde sensazioni?
Con le sue immagini, eseguite non so dove e come (e la cosa non m’importa) ha rappresentato, sempre con pregevole impiego del colore, dei paesaggi, ha fermato dei momenti rari e scelti, ha creato dei lavori dove la rigorosità compositiva ed i valori cromatici sono dei modelli ai quali tanti fotografi dovrebbero guardare, opere realizzate con una pulizia e una rigorosità compositiva, non frutto di manipolazioni delle quali oggi purtroppo troppi autori si servono, ma dettate dall’onestà che ha guidato i suoi scatti.
Non posso commentare diversamente le immagini di Giulio se non sottolineando, in aggiunta, la loro spontaneità dove il contenuto, di evidente valore fotografico, non mi induce a tanti interrogativi, ma mi riconferma la validità e completezza di questo Autore.
Gustavo Millozzi
BIOGRAFIA
Giulio Menegazzo
Si avvicina alla fotografia a partire dagli anni 70 formando all’interno dell’azienda in cui lavora un gruppo speciale di fotografia.
Le sue foto sono legate prevalentemente a momenti di viaggio
Dal 1980 al 2005 fa parte dell’ associazione “Fotoclub Padova“ assumendo negli anni varie cariche tra cui quella di presidente dal 2001 al 2005.
Partecipa a molti concorsi fotografici nazionali ed internazionali ottenendo in poco tempo numerosi premi ed ammissioni. Per i concorsi ha utilizzato per vari anni diapositive; attualmente usa apparecchiature digitali.
Nel 1985 a seguito delle affermazioni avute, consegue il titolo AFIAP ( Artiste FIAP ) che gli viene conferito dalla Federazione Internazionale dell’Arte Fotografica. Nello stesso anno i circoli fotografici della provincia di Padova aderenti alla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, lo eleggono Delegato Provinciale, carica detenuta sino al 2008.
Col contributo dei circoli provinciali organizza tre mostre fotografiche itineranti ed una conferenza in Abano Terme tenuta dal prof. Italo Zannier dell’Università di Venezia.
Partecipa a mostre collettive in Oderzo, Cavarzere, Marghera, Albignasego, Padova, Baone, Vigonza, Chioggia e molte altre organizzate dai Fotoclub Ruzante (Pernumia). DecumanoVI° (Villanova di Camposanpiero) e Fotoclub Padova.
Ha tenuto sue mostre personali in Pernumia, Padova, Stanghella, Saccolongo, Summaga (Pn), Albignasego (Pd) e presso il Bar Ferrari (Pd). Diverse le sue presenze in lavori di giuria nei concorsi fotografici sia locali che nazionali.
Sue foto sono state pubblicate in : “Stadio Corriere dello Sport”, “ Difesa del Popolo “, “Gente e Motori”, “Fotoamatore”, “Infinito”, “Fotografare”, “Reflex”, “Tabloid di Monselice”, “Tabloid di Este”, Athesis” e nei volumi, “Resurgemus” , “Diaeto Veneto” , “ El cao del zhucaro “ , “ Riviera Euganea “ e nella rivista “Maratona di S. Antonio”.