Come si può vedere ho postato immagini che non vanno a svolgere un unico filo conduttore. In questa serie si può ravvedere il (sotto)tema della città nuova che “calpesta” i paesi, oppure quello del confine in continua espansione a danno della campagna, o dei nuovi arrivati. Ci sono anche immagini molto semplici, come “trasporto blu”.
Mi sto convincendo che sviluppare il lavoro strettamente secondo un sotto tema, come discusso, e non solo secondo il più generale “Padova periferie” porta ad un irrigidimento e ad una perdita di possibilità espressive (già peraltro piuttosto scarse, almeno per quanto ho visto io).
Quindi, a mio modesto parere, il criterio del lavoro è quello di produrre belle immagini, al di fuori della cerchia delle mura, in un contesto urbano riconoscibile (non di interni quindi)
Resto volentieri in attesa di commenti…. ciao
- Trasporto blu..
quella con la barchessa e il capannone rosa è una tacca sotto le altre… le altre mi sembrano interessanti.
Concordo con te che lo scopo è fare belle fotografie, su questo punto non c’è dubbio.
Ma se ragioni pensando ad una mostra “personale” è inevitabile che le foto debbano essere legate una all’altra.
Io sto portando avanti più temi e alla fine vedrò quello che mi soddisfa…
mah… per me una mostra “personale” di queste foto con il titolo “Padova periferie” potrebbe avere senso. Non mi riferisco, ovviamente, alla qualità o meno delle foto.
Molti degli autori che abbiamo visto con Donatello riportano aspetti diversi di ambienti e momenti di vita della città e delle periferie. Se, però il committente (ma quale?) stabilisce una regola diversa e più stringente allora cercherò un filo conduttore nel materiale scattato. Ma temo che non sarà facile..